Teatro Nuovo

SPETTACOLI CAMPANIA TEATRO FESTIVAL 2024

9 OTTOBRE 2024

ALDILA'

DI MARINA SORRENTI
REGIA E INTERPRETI ALESSANDRO MOR, MARIA GRAZIA SOLANO, MARINA SORRENTI
SCENE SIMONE SOLANO
COSTUMI VIOLA VERRA
LIGHT DESIGNER ROBERTA FAIOLO
ASSISTENTE ALLA REGIA ALICE PENNINO
TECNICO LUCI E AUDIO RAFFAELE FIGLIOLIA
SARTA ELENA EGOROUTINA
PRODUZIONE ASSOCIAZIONE CULTURALE ARTICOLART
IN COLLABORAZIONE CON COOPERATIVA AGRICOLA VALDIBELLA (PA), LIBERO TEATRO (CS), TEATRO DON BOSCO – CAMPOREALE (PA)

La vita, la morte, il teatro, l’amore. Tre attori sembrano materializzarsi dal nulla e attraversare un tempo che presenta confini incerti, slabbrati. La vita e la morte convivono senza separazione, come un flusso continuo che li muove, li smuove e li rende eterni, nella scoperta che il confine tra la loro esistenza e l’agire teatrale è un confine impalpabile e che il mistero della vita e della non vita è solo tale nell’immaginazione. Sollecitati dall’esigenza di unire le rispettive esperienze artistiche con cui abbiamo esplorato multiformi modi del fare spettacolo e dell’agire l’arte, partendo da un punto comune, il Piccolo Teatro di Milano diretto da Giorgio Strehler, ci siamo proposti di lavorare su un terreno su cui abbiamo mosso insieme i primi passi teatrali, ossia la drammaturgia di Anton Pavlov Cechov. Cechov è diventato il punto di partenza di questa nostra tappa di ricerca teatrale. È nato così Aldilà, un testo in cui i personaggi, tre attori cecoviani, attraversano l’opera del drammaturgo e ne sono attraversati, mentre le loro vite si intrecciano in drammi amorosi e vicende ironiche e surreali, approdando alla consapevolezza del mistero che muove il loro viaggio.

11 OTTOBRE 2024
PAPAVERI - SEMPRE IN PIEDI

DI E CON ROSSELLA PUGLIESE
AIUTO REGIA BEATRICE GATTAI
DIREZIONE TECNICA E DISEGNO LUCI ERRICO QUAGLIOZZI
COSTUMI GIUSEPPE AVALLONE
ASSISTENZA ALLA REGIA ARIANNA ZARRI
PRODUZIONE DENEB ETS

“PAPàVERI – Sempre in piedi” monologo originale e tragicomico, chiude la trilogia sui “Rapporti parentali”, preceduto da “Rusina” e “Ultimo Stip”. Quest’ultimo capitolo, distinto e a sé stante, indaga il difficile rapporto padre-figlio.
Il desiderio di essere “il migliore” è un’aspirazione comune ma, a volte, dimentichiamo di non possedere né talento, né qualità e competenze necessarie per realizzare ciò che la moda del momento ci impone. I tempi cambiano. Tutto si basa sull’immagine e la popolarità. Tutti emulano tutti. Si finisce con l’omologarsi per seguire una tendenza. Di conseguenza più si concorre per cercare di essere unici più si diventa parte mediocre della massa. Le generazioni cambiano. Ad aggravare il tutto anche le aspettative che un genitore ripone nel proprio figlio meraviglioso, sul quale, spesso si proiettano desideri irrealizzati, vedendo quella vita come il proseguo della propria, e da proprietari si cerca di gestire qualcosa o qualcuno che non ci appartiene affatto, inculcando strade e ordinando percorsi che non aderiscono fino in fondo alle qualità del proprio figlio.
Non sempre o quasi mai, ciò che desidera un genitore è giusto per il figlio, e non sempre la regola del padre vale per il figlio.
Nel mosaico dei ricordi di FELICE MONDO, protagonista e figlio di GIUSEPPE MONDO, su cui già grava un nome che sembra sbeffeggiarlo, FELICE tutto è tranne che risolto. La storia di FELICE e del padre GIUSEPPE ci pone davanti ad un interrogativo, cosa bisogna fare per essere bravi figli e genitori?
La dinamica del loro rapporto, ci mostra la sfiducia reciproca e la completa incomprensione generazionale del momento. Il muro durissimo e irto da scalare per farsi comprendere è costellato da liti e disagi, nessuno cede, nessuno prova ad immedesimarsi ed a imparare dall’altro. Il legame di sangue non è più la forza che unisce ma diventa quasi il problema, il mostro contro cui si lotta tutta la vita, fino a diventare quasi un gioco perverso in cui si cade e ci si rialza, come un MISIRIZZI, il balocco di una volta, con cui giocavano i bambini, che nonostante le continue percosse torna sempre in piedi.
Rossella Pugliese

13 OTTOBRE 2024
L'ACQUARIO

dal dittico ETERNAUTI, di Dario Postiglione

UN PROGETTO DEL COLLETTIVO BESTAND
DRAMMATURGIA DARIO POSTIGLIONE
REGIA GIUSEPPE MARIA MARTINO
CON GIULIA ACQUASANA, GIAMPIERO DE CONCILIO, SIMONA FREDELLA
LUCI SEBASTIANO CAUTIERO
PROIEZIONI PIETRO DI FRANCESCO
SCENE PAOLO CATINO
SOUND DESIGN LUCA DE MATTEIS
PRODUZIONE BESTAND COL SOSTEGNO PRODUTTIVO DI TEATRO MASCHERANOVA

Da qualche parte sul pianeta Terra, nella periferia depressa di una città costiera. L’Onda è forse solo una voce che si propaga, una psicosi collettiva che cresce e sembra sempre a un passo dall’accadere. Una ragazza ferma ad aspettare qualcosa, a bordo vasca di un delfinario in stato di abbandono. Una donna che vuole andarsene a ogni costo, invischiata nell’inferno di un call center. Un custode sordomuto che si aggira per il parco fatiscente e si cura degli animali lasciati lì a morire. E Miele, il delfino più solo al mondo, che manda enigmatici richiami dalla vasca. Un sogno, che forse non è solo un sogno, conduce tutti nelle profondità di un pozzo carsico, dove le cose precipitano senza rumore.
ACQUARIO è una delle due sezioni del dittico ETERNAUTI, testo teatrale vincitore del premio InediTO – Colline di Torino 2024. Due storie autonome ma speculari, a montaggio alternato, ciascuna con una sua compiutezza drammaturgica. Gli eternauti sono personaggi che abitano un esilio mentale, affetti da uno strano sonnambulismo della volontà, col poco che hanno creano mondi alieni in cui perdersi o continuare a vagare sul posto. La loro è una forma di difesa da una realtà ostile e in sfacelo, in cui è crollata ogni prospettiva di rivolta o trasformazione ed è rimasta solo la speranza della catastrofe. Che avviene e non cambia nulla, o è sempre a distanza di un passo. Una generazione costretta a vivere di fronte al limite immaginario o reale di un’estinzione di specie, a cui è stato banalmente cancellato il futuro.

17 OTTOBRE 2024
LO ZOO DI VETRO

19/20 OTTOBRE 2024
APOCALISNYCH

UNO SPETTACOLO DI LUCIANO ROSSO E MARÍA SACCONE
INTERPRETE LUCIANO ROSSO
E CON LE VOCI DI ROSARIO LISMA, GIORGIA SENESI, STELLA PICCIONI, EMANUELE TURETTA
REGIA LUCIANO ROSSO, MARÍA SACCONE E HERMES GAIDO
SCENE E COSTUMI LUCIANO ROSSO ET ORIA PUPPO
LUCI ORIA PUPPO E HERMES GAIDO
DIRETTORE DI SCENA AFCHINE TAVAKOLI
COPRODUZIONE CARNEZZERIA E T4 / MAXIME SEUGÉ E JONATHAN ZAK
CON L’APPOGGIO DELLA DIRECCIÓN REGIONAL DE ASUNTOS CULTURALES DE OCCITANIE

La nuova creazione del poliedrico attore-danzatore-comico argentino Luciano Rosso – reso famoso dallo spettacolo “Un poyo Rojo” in tournée mondiale da oltre 10 anni – ci pone di fronte ad uno specchio. Luciano Rosso ci mostra un uomo immerso in un mondo che limita la sua libertà, che attraversa una crisi esistenziale, al termine della quale ritroverà se stesso. Con grande autoironia e momenti di pura comicità, tra trasformismi, lipsync, clownerie e danza, lo spettacolo ci mostra il cammino che un uomo percorre per trovare la propria natura più pura, per dare un senso alla propria vita. È uno spettacolo sbalorditivo e divertente sui molteplici modi per evitare la noia.

23 OTTOBRE 2024

IL PRINCIPE DEI SOGNI BELLI 

DI TOBIA ROSSI
REGIA PIERPAOLO SEPE
CON NOEMI FRANCESCA E RICCARDO FESTA
COSTUMI ROSSELLA OPPEDISANO
ELEMENTI DI SCENA FRANCESCO GHISU
FOTOGRAFIA DI GUIDO MENCARI
PRODUZIONE LA FABBRICA DELL’ATTORE – TEATRO VASCELLO ROMA

Ai margini di una cittadina di provincia, a ridosso delle campagne. In una saletta isolata, Elio, imprenditore edile di mezz’età, sta contrattando con Dragon, ventenne dai capelli azzurri, prezzo e modalità della prestazione sessuale che il giovane dovrebbe offrire. Non ad Elio, però: a suo figlio.
Lui si chiama Bruno ma si fa chiamare Joshi, ha 23 anni ed è autistico; ermeticamente chiuso al mondo ma ormai adulto e desideroso di avere il suo primo rapporto sessuale.
Ed è disposto ad averlo solo con Dragon, perché somiglia in tutto e per tutto all’eroe del suo manga preferito.
Una favola amara che parla di crescita e cura, di paura e responsabilità, di padri e di figli. Di desiderio. Di paura. Di sofferenza e di grazia. Il racconto di un pomeriggio incandescente che procede a spirale fino a stringersi sul concetto di menzogna, inossidabile caposaldo della nostra educazione e identità.


STAGIONE TEATRALE 2024/25

dal 7 al 10 novembre
DITEGLI SEMPRE DI SI’
di Eduardo De Filippo
con MARIO AUTORE
ANNA FERRAIOLI RAVEL
DOMENICO PINELLI
e con Gianluca Cangiano, Mario Cangiano,
Luigi Leone, Antonio Mirabella, Laura Pagliara,
Vittorio Passaro, Lucienne Perreca,
Silvia Salvadori, Elena Starace
regia Domenico Pinelli


dal 14 al 17 novembre
RUMBA
L’asino e il bue del presepe di San Francesco
nel parcheggio del supermercato
di e con
ASCANIO CELESTINI
musiche eseguite dal vivo da Gianluca Casadei
voce Agata Celestini


dal 5 all’8 dicembre
UN GIORNO COME UN ALTRO
di Giacomo Ciarrapico
con CARLO DE RUGGIERI
LUCA AMOROSINO
musiche Giuliano Taviani e Carmelo Travia


dal 19 al 22 dicembre
BEK STEIG
spettacolo musicale delle
‘EBBANESIS (Viviana e Serena)
scritto e diretto da Viviana Cangiano
e Serena Pisa


dal 9 al 12 gennaio
LE TROIANE in guerra per un fantasma
da Le Troiane, Ecuba e Elena di Euripide
adattamento di Sartre, riscrittura di Seneca
con IMMA VILLA
e con Mariachiara Falcone,
Cecilia Lupoli, Serena Mazzei
regia Carlo Cerciello


dal 30 gennaio al 2 febbraio
LA LEGGENDA DEL SANTO BEVITORE
di Joseph Roth
con CARLO CECCHI
e con Claudia Grassi e Giovanni Lucini
adattamento e regia Andrée Ruth Shammah


sabato 15 e domenica 16 febbraio
RADIO ARGO SUITE
di Igor Esposito
diretto e interpretato da
PEPPINO MAZZOTTA
musiche eseguite dal vivo da Mario Di Bonito


dal 20 al 23 febbraio
LA SEMPLICITA’ INGANNATA
Satira per attrice e pupazze sul lusso
d’esser donne
di e con
MARTA CUSCUNA’


sabato 8 e domenica 9 marzo
UN POYO ROJO
con
LUCIANO ROSSO e ALFONSO BARÓN
coreografi a Luciano Rosso, Nicolás Poggi,
Alfonso Baron
regia Hermes Gaido

sabato 15 e domenica 16 marzo
MIGLIORE
di Mattia Torre
con
GIOVANNI LUDENO
regia Giuseppe Miale di Mauro


dal 27 al 30 marzo
FELICISSIMA JURNATA
con
ANTONELLA MOREA
e con Dario Rea
drammaturgia e regia Emanuele D’Errico


dal 10 al 13 aprile
DEI FIGLI
uno spettacolo di
MARIO PERROTTA
consulenza alla regia Massimo Recalcati
con Luigi Bignone, Dalila Cozzolino, Matteo Ippolito,
Mario Perrota
in video e audio: Arturo Cirillo, Saverio La Ruina,
Alessandro Mor, Marta Pizzigallo, Marica Nicolai,
Paola Roscioli, Maria Grazia Solano


EVENTI SPECIALI
martedì 26 novembre
SVELARSI
Evento per sole donne (cis, trans, non binary)
drammaturgia e regia SILVIA GALLERANO


sabato 18 e domenica 19 gennaio
SCANNASURICE
di Enzo Moscato
con IMMA VILLA
regia Carlo Cerciello
Omaggio ad Enzo Moscato